Ghazala con le donne afar

in Etiopia

<<< Le foto della mostra Il dossier "Gente di Galaha" offre >>> notizie utili per conoscere meglio gli Afar, una popolazione di allevatori nomadi distribuita tra Etiopia, Eritrea e Gibuti.

Ghazala ha realizzato due progetti in Regione Afar d'Etiopia, entrambi dedicati al miglioramento della salute materno-infantile. Il primo, finanziato con i fondi raccolti nel corso dell'iniziativa  è gestito dall'associazione di donne afar "Imbidah", con sede a Mille per fornire un'educazione sanitaria a tredici giovani ragazze con l'obiettivo di farle diventare a loro volta formatrici per le loro coetanee. Il secondo, realizzato in collaborazione con l'Associazione Donne Nissà di Bolzano e l'Afar Pastoralist Development Association (APDA) di Logya ha permesso la formazione di un gruppo di ostetriche tradizionali. In occasione della mostra fotografica "Gente di Galaha" (vedi slideshow), Ghazala aveva prodotto un dossier (qui sotto) e organizzato una conferenza internazionale con la partecipazione di Medina Mahamad (vedi video).

Le foto della mostra "Gente di Galaha" sono state scattate nella località omonima.

Galaha, situata in un'area desertica a 30 km dalla piccola cittadina di Mille, in Regione Afar d'Etiopia, era sede di un ospedale per tubercolosi di Medici Senza Frontiere. Dalla sua apertura nel 2001 alla sua chiusura nel 2007 erano stati presi in carico più di 3.000 pazienti. Questo video, prodotto nel 2015 da État d'Urgence Production, la società di produzione video creata da MSF-Francia, mostra cosa resta dell'ospedale dieci anni dopo la sua chiusura.

Due delle protagoniste del video sono anche nelle foto della mostra e sono Dahra Adan 'Ali e Fatuma Adan Yasin. Nel 2005 Dahra era l'escort di sua sorella maggiore Tole e del fratellino Mahamad, malati di tubercolosi. Dieci anni più tardi, Dahra lavora presso l'Ufficio legale del Governo regionale afar ad Assaita. Sposata una prima volta con il suo cugino incrociato, come vuole la tradizione afar dell'absuma, obbliga il marito a divorziare e si risposa, stavolta per amore. Nasce una bambina, ma anche questo matrimonio non funzionerà. Nel 2014 era al terzo marito... Fatuma, costretta anche lei a sposare il cugino e abbandonare la scuola, si era da poco divorziata e aveva ripreso gli studi. Due vere donne afar.

Fatuma
Dahra Dahra Mahamad Tole

 

"Fatuma e Assya" e "Dahra" sono due documentari girati in Regione Afar d'Etiopia. Ghazala ha partecipato alla produzione, ma l'associazione che li ha fortemente voluti è Karera - Femmes de la Corne d'Afrique.

Association Karera Femmes de la Corne d'Afrique Karera, nata da donne della diaspora afar di Gibuti a Parigi e composta da donne di Etiopia, Eritrea e Gibuti e punta essenzialmente a far conoscere i problemi delle donne del Corno d'Africa. Essa ha per obiettivo quello di: • aiutare, appoggiare e sostenere le iniziative delle donne in materia di educazione, lotta contro l'analfabetismo, povertà e tutte le forme di violenza verso le donne; • lottare contro le mutilazioni sessuali; • sostenere finanziariamente e aiutare in forme diverse le donne che lottano contro la povertà e per lo sviluppo durevole in questa parte dell'Africa attraverso la realizzazione di un programma di microcrediti; • importare, secondo le regole del commercio equo-solidale, i prodotti artigianali fabbricati dalle donne di questa parte dell’Africa; • contribuire alla lotta contro la sete in Corno d'Africa. Karera sta attualmente realizzando, in collaborazione con l’associazione di donne francese Femmes Solidaires, un progetto di sensibilizzazione contro le mutilazioni genitali femminili in tre province della Regione Afar. Inoltre è impegnata nella denuncia di centinaia di stupri compiuti da soldati gibutini nei confronti di donne e ragazze della minoranza Afar. Dopo 4 anni di tentativi l’Associazione riesce a far arrivare in Francia una delle vittime e con lei porta la denuncia alle Nazioni Unite, alla 20° sessione del Consiglio per i Diritti dell’Uomo di Ginevra.

Questi due film sono stati prodotti anche in lingua afar per facilitare la loro fruibilità da parte degli Afar stessi. Per l'occasione, tre ragazze afar si sono rese disponibili a partecipare come voci fuori campo.

La voce di Fatuma è quella di Eisa "'Idi" Mahamad Hamad, 22 anni, studentessa universitaria a Bruxelles. Originaria della regione di Day (Gibuti), appartiene agli Afar Debné. Assya ha la voce di Amina "Fully" Adawa Hummad, 22 anni, originaria di Assageila, Gibuti. Fully è un'Afar Weima, il corrispondente gibutino degli Ablek, il clan di Assya. Studia all'università di Amiens (Francia).

La voce di Dahra è quella di Kadiga Mohamed, nata a Gibuti e residente in Francia.

"Fatuma e Assya" è stato proiettato a Genova, a Palazzo Ducale, alla presenza della responsabile dell'Associazione Karera Aïcha Dabalé. L'evento è stato organizzato da Ghazala insieme alla Fondazione per la cultura.

Eisa

Amina

Kadiga

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Association Karera Femmes de la Corne d'Afrique Karera, nata da donne della diaspora afar di Gibuti a Parigi e composta da donne di Etiopia, Eritrea e Gibuti e punta essenzialmente a far conoscere i problemi delle donne del Corno d'Africa. Essa ha per obiettivo quello di: • aiutare, appoggiare e sostenere le iniziative delle donne in materia di educazione, lotta contro l'analfabetismo, povertà e tutte le forme di violenza verso le donne; • lottare contro le mutilazioni sessuali; • sostenere finanziariamente e aiutare in forme diverse le donne che lottano contro la povertà e per lo sviluppo durevole in questa parte dell'Africa attraverso la realizzazione di un programma di microcrediti; • importare, secondo le regole del commercio equo-solidale, i prodotti artigianali fabbricati dalle donne di questa parte dell’Africa; • contribuire alla lotta contro la sete in Corno d'Africa. Karera sta attualmente realizzando, in collaborazione con l’associazione di donne francese Femmes Solidaires, un progetto di sensibilizzazione contro le mutilazioni genitali femminili in tre province della Regione Afar. Inoltre è impegnata nella denuncia di centinaia di stupri compiuti da soldati gibutini nei confronti di donne e ragazze della minoranza Afar. Dopo 4 anni di tentativi l’Associazione riesce a far arrivare in Francia una delle vittime e con lei porta la denuncia alle Nazioni Unite, alla 20° sessione del Consiglio per i Diritti dell’Uomo di Ginevra.
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Fatuma
Dahra Dahra Mahamad Tole